
Lanzarote trekking: 5 Sentieri sui Vulcani +2 [maps]
Di cosa si parla:
Cosa fare a Lanzarote? Trekking, camminate ed escursioni con panorami da favola sono opportunità che non mancano di certo su quest’isola selvaggia! Ci sono tanti sentieri che si sviluppano lungo tutta l’isola, facili e difficili, adatti ad ogni livello. Tra le escursioni da fare, te ne consiglio qualcuna che ho provato, per passare una giornata memorabile tra scarpe da ginnastica e panorami dell’altro mondo.
Se ami la natura e ti senti avventuroso, non puoi proprio perderti l’esperienza di fare trekking a Lanzarote sui vulcani!
Ci si sente come il primo esploratore di un’isola deserta, infatti per chilometri potresti anche non incontrare nessuno, ma misurare passo dopo passo sentieri rocciosi e sabbiosi, colate di lava nera e terra rossastra, in un silenzio che dà pace e culla la mente.
È solo una questione tra te e la potenza della natura. Un’occasione preziosa per engentarse, come dicono gli spagnoli, cioè allontanarsi dalle persone, dalla folla, e stare un po’ in quella solitudine buona, in cui ci sono solo i tuoi pensieri a farti compagnia.
[clickToTweet tweet=”Engentarse in spagnolo si può tradurre come ‘essere stanchi di essere circondati da persone’ e desiderare la solitudine” quote=”Engentarse in spagnolo si può tradurre come ‘essere stanchi di essere circondati da persone’ e desiderare la solitudine” theme=”style3″]Se ti vuoi sentire ancora più fuori dal mondo e lontano dalla civiltà, allora ti consiglio di fare un’escursione a La Graciosa, a soli 30 minuti di traghetto da Lanzarote, dove le strade non sono asfaltate e ci si muove principalmente a piedi e in bicicletta.
Questi sono alcuni percorsi trekking fai da te che ho sperimentato nel corso degli anni durante le mie vacanze a Lanzarote.
Parco Nazionale Timanfaya

A Lanzarote circa 51 km² della zona sud-occidentale dell’isola sono occupati dal Parco Nazionale Timanfaya, una vasta area esclusivamente vulcanica plasmata dalle grandi eruzioni che avvennero tra il 1730 e il 1736. Questa area incontaminata dall’uomo fa parte di una Riserva della Biosfera dell’Unesco; a causa della fragilità degli ecosistemi e dei processi naturali che si svolgono all’interno del Parco Nazionale, e del valore straordinario delle eccezionali strutture geomorfologiche di questo paesaggio unico, è possibile accedere all’area protetta solo in 3 modi.
La prima modalità è quella più sponsorizzata e facile da effettuare. Si tratta del percorso de Las Montañas del Fuego, un tour guidato in bus. La visita è organizzata soltanto col pullman, da cui non è possibile scendere per camminare autonomamente. Per circa un’ora si viene trasportati lungo la Ruta de los Volcanes, godendosi i bellissimi panorami ed i colori che i vulcani circostanti hanno saputo creare.
Confesso di non aver mai fatto questa esperienza, perché fin dalla mia prima vacanza a Lanzarote l’idea di salire su un pullman pieno di turisti non mi piaceva troppo. Ma per chi non ha voglia o modo di camminare, è la soluzione più comoda per vedere l’interno del Parco.
Gli altri due accessi alla zona del Timanfaya sono percorsi a piedi, infatti il Governo Canario mette a disposizione delle belle iniziative di trekking guidato e gratuito, in lingua inglese e spagnola, condotte in piccoli gruppi di 8/10 persone.
Purtroppo l’esistenza di questi tour guidati non è molto pubblicizzata, io stessa ne sono venuta a conoscenza per puro caso quando stavo preparando il mio primo viaggio a Lanzarote, leggendo dei consigli all’interno di un forum sull’isola.
Per partecipare è molto semplice, ma occorre prenotare il proprio posto collegandosi al sito ufficiale Reservas Parques Nacionales. La prenotazione è disponibile a partire da un mese prima, e consiglio di affrettarsi in quanto i posti sono limitati e solitamente finiscono in fretta.
Ad esempio io ho sempre atteso la mezzanotte del giorno prima dell’inizio dell’apertura delle iscrizioni per essere sicura di trovare posto.
Ecco i due percorsi tra cui scegliere:
1) Percorso trekking RUTA TREMESANA da Yaiza
4 km a/r – 120 min. – vai alla mappa

Per fare questo trekking ci si ritrova presso la Plaza de los Remedios di Yaiza, dove si incontra la guida che ci accompagnerà nell’escursione. Si copre un primo tratto di strada con un pulmino a 9 posti, entrando nella zona del Parco Nazionale dopo aver oltrepassato un cancello che soltanto i membri abilitati della Riserva possono aprire. Si arriva quindi ai piedi della Montaña Tremesana, dove si incomincia il cammino.
Il percorso trekking di Tremesana esplora l’area meridionale dell’eruzione del 1730-1736. Si costeggia ed aggira questo vulcano conosciuto come kipuka, in quanto è più antico rispetto al flusso di lava circostante, frutto dell’eruzione del XVIII secolo. Sulle sue pendici si possono vedere numerosi alberi di fico coltivati, infatti dopo l’eruzione gli abitanti dell’isola sfruttarono la vecchia terra fertile sopravvissuta all’eruzione in modo da poter piantare colture e alberi. Anche se la tradizione di coltivazione di fichi in questa zona è diminuita, ci sono ancora alcune famiglie con un permesso speciale per entrare ogni anno nel Parco a raccogliere i frutti dai propri alberi.
La camminata è facile e piacevole, resa faticosa soltanto a tratti dal suolo ricoperto da uno spesso strato di lapilli vulcanici che fanno sprofondare un po’ i piedi, come quando si cammina sulla sabbia, rallentando il passo.
La guida per tutto il tempo racconta interessanti aspetti della storia dell’isola e del panorama circostante, dove le colture tradizionali si fondono con un paesaggio dominato dalla bellezza dei suoi vulcani, il flusso di lava e lo sforzo dell’uomo per sopravvivere alle eruzioni.
2) Percorso trekking RUTA DEL LITORAL da El Golfo
4 km a/r – 150 min. – vai alla mappa

Alla fine del piccolo borgo chiamato El Golfo, nella zona occidentale dell’isola, proprio all’estremità del paese si trova l’accesso ad una passeggiata costiera molto lunga, la Ruta del Litoral. Il percorso è lungo in totale circa 12 km (solo di andata), ed in realtà è l’unica zona in cui si può accedere al Parco Nazionale in maniera autonoma. Io, tuttavia, l’ho sempre fatto partecipando al tour guidato, perché è molto più interessante seguire una guida esperta che ti dia informazioni lungo il cammino.
Se si partecipa alla camminata di gruppo, si copriranno soltanto 4 km circa, tra andata e ritorno, fino alla Playa del Paso.
Si cammina per tutto il tempo su di un litorale costiero costituito per la maggior parte da lava nera, formatosi anch’esso durante le eruzioni più recenti del XVIII-XIX secolo. La rinascita della vita, dopo la distruzione della lava incandescente nel suo viaggio verso l’Oceano, è più rapida nelle zone toccate dal mare, grazie ad una maggior presenza di umidità. Sulle scogliere a strapiombo sull’acqua si possono vedere granchi rossi e neri, patelle, molluschi, mentre tra gli anfratti delle rocce gli uccelli costieri come gabbiani, pivieri, sterne, fanno il loro nido e si riproducono.
Dagli anfratti nel terreno di lava nera crescono, in condizioni al limite dell’impossibile, grandi cespugli di tabaiba dulce, un tipo di euforbia tipica delle Canarie, visibile dappertutto sull’isola, che fa riflettere inevitabilmente sulla potenza della natura, che sa creare la vita anche nelle condizioni più critiche e impensabili.
Il sentiero è fondamentalmente in piano, ma bisogna fare molta attenzione a dove si mettono i piedi, sconsiglio di guardare il panorama mentre si cammina. Infatti il percorso è molto roccioso, sabbioso e misto a sassolini (lapilli) di varie dimensioni, e mette a dura prova caviglie e ginocchia.
3) Percorso trekking CALDERA (o Montaña) COLORADA
3 km a/r – 190 min. – vai alla mappa

Quello di Caldera (o Montaña) Colorada a Lanzarote è un percorso facile e circolare, che ci conduce attorno a questo piccolo vulcano di recente formazione, uno degli ultimi formatisi durante la eruzione del 1730-36. Durante tutto il percorso ci sono pannelli illustrativi che spiegano la formazione del vulcano e descrivono il paesaggio circostante.
Il nome Montagna Colorata è dovuto al colore cangiante del vulcano, che cambia dal nero/verde al rosso via via che gli si gira attorno. I toni del rosso molto belli e intensi sono dovuti all’alta concentrazione di ossido di ferro presente nella composizione della lava.
Volendo essere totalmente sincera, ammetto di aver tentato la scalata alla vetta del vulcano, per vederne il cratere. All’inizio del percorso il pannello dice che è proibito allontanarsi dal sentiero tracciato, ma dalla base del vulcano si diparte un percorso nettamente visibile e già battuto molte volte, che porta sulla cima attraversando diagonalmente il pendio.
La salita fino a metà altezza è fattibile, magari fermandosi per prendere fiato ogni tanto e approfittando per guardare il panorama, se non si è molto allenati come me. Tuttavia, nella seconda parte il cammino diventa molto ripido e sdrucciolevole. Questo fatto, insieme al forte vento che soffiava il giorno in cui ho fatto l’escursione e rischiava di farmi perdere l’equilibrio, oltre a rendermi difficile l’ascesa perché spirava in senso contrario, mi ha fatto desistere dall’arrivare fin sulla vetta.
A meno che tu non sia allenato, intrepido e sprezzante delle regole non ti consiglio di salire sul vulcano, ma solo di aggirarlo. Potrai vedere, ad un certo punto del percorso, l’enorme bomba vulcanica espulsa durante l’esplosione, considerata una tra le più grandi che esistono.
4) Percorso trekking VOLCAN EL CUERVO
3 km a/r – 45 min. – vai alla mappa

Quella al Volcàn del Cuervo è una passeggiata molto facile, ma altrettanto spettacolare. Infatti in poco tempo e senza alcun dislivello importante si arriva dal parcheggio lungo la strada (al chilometro 4,5 della strada LZ-56) fino al centro del vulcano. Il percorso è ben segnalato e disseminato di pannelli informativi, quindi è praticamente impossibile perdersi, anche perché è proibito abbandonare il sentiero tracciato (questa vola sul serio).
La Caldera de Los Cuervos è il primo vulcano formatosi durante l’eruzione del Timanfaya (1730-1736), e costituisce un eccellente esempio della tipologia di vulcani che si trova sull’isola: con crateri semplici, di relativamente piccole dimensioni, in grado di eruttare soltanto una volta, dando vita a strutture spettacolari formate da frammenti di lava.
Io mi sono limitata ad arrivare fino ai piedi del vulcano, per poi entrare all’interno del suo cratere, ma è possibile poi continuare e fare il giro aggirando il rilievo dall’esterno. Trovarsi al centro del cratere è un’esperienza incredibile, se si pensa che al tempo dell’eruzione era come un’enorme vasca di lava. Tuttora sulle pareti interne si possono vedere i segni dei diversi livelli raggiunti dal lago di lava, prima che rompesse un versante del monte e fuoriuscisse sul territorio circostante, trascinando con sé grandi blocchi di pietre.
5) Camminata Da Puerto del Carmen a Puerto Calero
4 km a/r – 60 min. – vai alla mappa

Non si tratta di un vera e propria camminata trekking sui vulcani, ma la inserisco qua perché è comunque una bella escursione da fare, magari scegliendo di organizzarla come prima uscita per riscaldare i muscoli e preparare le gambe alle escursioni più faticose.
Dal pittoresco porto di Puerto del Carmen parte un sentiero panoramico molto bello e facile da percorrere, lungo appena 4 km (tra andata e ritorno) e fattibile in un’oretta. La parte iniziale è asfaltata e passa di fianco a ville e appartamenti, mentre la maggior parte del percorso è sterrata in terra battuta, e costeggia per tutto il tempo l’oceano.
A metà del percorso si attraversa il Barranco del Quiquere, letteralmente un burrone formatosi tramite l’escavazione dell’acqua piovana (se ne trovano tanti sparsi per tutta l’isola). Si deve quindi scendere nel Barranco e risalire tramite delle pratiche scalette ricavate nella roccia.
Questa camminata, che può essere fatta anche in bicicletta, non necessita di un allenamento particolare visto che, a parte il Barranco, si svolge in piano ed è disseminata di diverse panchine su cui riposarsi ammirando il panorama ed il blu intenso dell’oceano.
Alla fine del sentiero si giunge nella località di Puerto Calero, il porticciolo più elegante e chic dell’isola, in cui sono attraccate costose barche e yacht. Vale la pena fare un giro per il paese prima di ritornare indietro a Puerto del Carmen.
Altri Itinerari
Oltre a quelli appena indicati, esistono moltissimi altri percorsi da scoprire sull’isola. Anche se non li ho provati di persona, ti consiglio queste altre due escursioni di livello medio-difficile. Dalle foto condivise da chi li ha fatti, sembra che ne valgano proprio la pena per i bellissimi panorami che si possono godere dall’inizio alla fine:
Sentiero trekking LOS GRACIOSEROS
9 km a/r – 180 min. – scopri di più

Questo è il percorso che anticamente gli abitanti de La Graciosa utilizzavano per andare e tornare dall’isola di Lanzarote. Il percorso ha avuto una lunga storia di scambi sociali e commerciali tra La Graciosa e Haría; esistono sono ancora alcune fotografie che riflettono le donne gracioseras che trasportano cesti carichi di pesce e sale.
L’itinerario di circa 9 km (tra andata e ritorno) è il più spettacolare dell’isola perché si snoda tra le rocce del Risco de Famara, un promontorio situato nel nord di Lanzarote che precipita bruscamente nell’oceano, con vista sull’Arcipelago Chinijo (La Graciosa, Montaña Clara, Roque del Oeste e Alegranza) oltre lo stretto del Río, il piccolo canale che separa Lanzarote da La Graciosa.
Il sentiero incomincia in alto e scende tra le rocce vulcaniche, con alcuni tratti un po’ scivolosi, con un dislivello di circa 350 m in 2 km fino ai piedi del massiccio. Arrivati al livello del mare, si prosegue in piano fino a raggiungere le Saline del Rìo e la Playa del Risco.
Per iniziare questo percorso è necessario prendere la deviazione verso il belvedere del Río, che si trova all’uscita del villaggio di Yé verso Guinate.
Sentiero trekking CALDERA BLANCA
10 km a/r – 240 min. – scopri di più

Nel centro dell’isola di Lanzarote, il percorso di Caldera Blanca attraversa una zona di calanchi vulcanici frutto delle eruzioni del ‘700, fino a raggiungere le due formazioni principali, Caldereta e Caldera Blanca, due vecchi coni generati, invece, da eruzioni precedenti, entrambi contraddistinti da un insolito colore chiaro. Il percorso è di circa 9,6 km, fattibile in 3 ore e mezzo circa.
Si arriva dapprima al satellite di Caldereta, un piccolo vulcano precursore della sorella maggiore dove si può accedere facilmente fino al centro del cratere.
Proseguendo oltre, si vede un sentiero che guadagna gradualmente altezza, fino a raggiungere la Caldera Blanca a 285 metri. Si prosegue facendo il giro di tutta la cresta del cratere, si scende dall’altra parte, giù per un pendio semplice, ma dove bisogna stare attenti a non scivolare.
I sentieri trekking a Lanzarote sono soltanto uno dei tanti motivi per visitare l’isola, che è piccolina, ma sa sorprenderti sempre e regalarti forti emozioni.
Ora non hai più scuse, allaccia le scarpe da ginnastica, munisciti di acqua, macchina fotografica e una giacca antivento con cappuccio e parti verso una giornata memorabile!
E se ancora tutto quel che ho detto non fosse bastato a farti venire una voglia matta di partire per esplorare e fare trekking a Lanzarote, lasciati ispirare dalle parole dello scrittore Saramago, che qui sull’isola trascorse i suoi ultimi 18 anni di vita.
Da Josè Saramago, Quaderni di Lanzarote:
Il piacere profondo, ineffabile, che è camminare in questi campi deserti e spazzati dal vento, risalire un pendio difficile e guardare dall’alto il paesaggio nero, scorticato, togliersi la camicia per sentire direttamente sulla pelle l’agitarsi furioso dell’aria, e poi capire che non si può fare nient’altro, l’erba secca, rasente al suolo, freme, le nuvole sfiorano per un attimo le cime dei monti e si allontanano verso il mare, e lo spirito entra in una specie di trance, cresce, si dilata, manca poco che scoppi di felicità. Che altro resta, allora, se non piangere?
In questo diario, accanto alla presenza della moglie Pilar, trovano spazio molte riflessioni sulla scrittura, senza dimenticare la bellezza del paesaggio, dell’isola di Lanzarote e delle Canarie. Il libro è molto snello e scorrevole, e ne consiglio la lettura prima di partire per Lanzarote, oppure direttamente sull’isola.
Un’altra risorsa utile e, questa volta, più tecnica e specifica per il trekking a Lanzarote è senza dubbio Lanzarote Guia de Senderismo di Igancio Romero.
Il libro è uno strumento pratico per godere delle escursioni sull’isola di Lanzarote e La Graciosa. Si compone di 21 sentieri descritti in dettaglio, accompagnati da fotografie, riflessioni storiche, culturali, geologiche, ecc. In aggiunta è allegata la documentazione di flora e fauna comunemente osservata durante le passeggiate.
Se anche a te piace fare trekking e camminare nella natura, se hai qualche altro itinerario da suggerirmi, o se hai provato uno dei percorsi trekking a Lanzarote che ho descritto, raccontamelo in un commento!

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